L’atteso debutto dei processori Intel Core di dodicesima generazione, dal nome in codice Alder Lake, è arrivato. La peculiarità di questi processori è quella di essere composti da core ad alte prestazioni e da core ad alta efficienza. Questo tipo di architettura ibrida non è una novità assoluta per la casa di Santa Clara, che già l’aveva sperimentata con i processori Lakefield del 2020, ma ora è stata portata a maturazione.
E’ un tipo di architettura che prende spunto da quanto già fatto da ARM con i suoi processori per smartphone e tablet, poi ripresa anche da Apple per i suoi chip Silicon M1, anch’essi basati su architettura ARM. Quindi, si può dire che Intel è la prima casa produttrice di CPU che porta questo tipo di architettura ibrida nel mondo dei processori x86.
Questi processori portano con loro anche una nuova tecnologia definita Intel Thread Director, che si occupa di smistare le attività ai core più adeguati nel momento più indicato, in modo da ottimizzare le prestazioni. Inoltre, supportano gli ultimi standard PCIe di quinta generazione, WiFi 6E e memorie DDR5.
I nuovi processori Intel Core di dodicesima generazione per PC portatili possono essere dotati fino ad un massimo di 14 core con 20 thread e di 24 megabyte di cache L3, arrivando a toccare la frequenza operativa di 5.00 gigahertz.
I chip grafici integrati, invece, fanno parte ancora della serie Iris Xe o UHD Graphics, ma promettono prestazioni 3D migliorate grazie a frequenze di clock incrementate e a nuove ottimizzazioni.
Per le specifiche delle nuove CPU, vi rimandiamo alla pagina dei processori per notebook Intel Core i9, i7, i5, i3, mentre per quelle dei nuovi chip grafici, vi rimandiamo alla pagina delle schede video per notebook integrate.